K-Laser: la laserterapia ad alta potenza che accelera il recupero

Il K‑Laser è una laserterapia ad alta potenza usata in fisioterapia per ridurre dolore e infiammazione e stimolare la rigenerazione dei tessuti. Le sedute sono brevi (5–10 minuti), non invasive e in genere si percepisce solo un calore lieve e piacevole.

Sintesi veloce (per chi ha poco tempo)

Il K‑Laser è una laserterapia ad alta potenza usata in fisioterapia per ridurre dolore e infiammazione e stimolare la rigenerazione dei tessuti. Le sedute sono brevi (5–10 minuti), non invasive e in genere si percepisce solo un calore lieve e piacevole. In acuto spesso servono 4–6 sedute, nei casi cronici 8–12 (da personalizzare). Non è adatto a tutti: ci sono controindicazioni (es. area addominale in gravidanza, tumori attivi, infezioni, tiroide, cute fotosensibilizzata) e va eseguito da personale formato. In FisioRiccione utilizziamo il K‑Laser Plus 30 (ultimo modello) con modalità ad effetti per protocolli mirati.

Laserterapia con laser K-laser a Fisioriccione a Riccione

Quando è indicato (patologie comuni)

  • Tendinopatie (gomito del tennista, spalla dolorosa/cuffia, tendine d’Achille)
  • Fascite plantare e tallonite
  • Distorsioni, stiramenti, contusioni
  • Lombalgia, sciatica e cervicalgia
  • Artrosi in fase dolorosa
  • Edemi post‑traumatici
  • Ritardi di guarigione e cicatrici
  • Recupero post‑chirurgico (inserito in un percorso riabilitativo)

Cos’è il K‑Laser e come funziona

Il K‑Laser (Classe IV) è un dispositivo medico per laserterapia ad alta potenza. A differenza dei laser chirurgici (che tagliano) o dei laser a bassa potenza, eroga fasci di luce a più lunghezze d’onda in impulsi molto rapidi per raggiungere anche i piani tissutali più profondi.La luce del laser viene assorbita dalle cellule e attiva processi foto‑biologici (fotobiomodulazione): aumenta l’efficienza energetica cellulare e favorisce il recupero, con effetto antinfiammatorio e analgesico. Il tutto senza surriscaldare la pelle: ciò che di solito si avverte è un calore moderato e confortevole.

Perché è diverso da altri laser

  • Multi‑lunghezza d’onda (vicino infrarosso e visibile): azione su tessuti e profondità diverse.
  • Impulsi “super‑pulsati”: consentono di erogare energia mantenendo sicurezza e comfort.
  • Target selettivo: mira a dolore, infiammazione e biostimolazione dei tessuti molli.

Benefici che puoi aspettarti

  • Sollievo dal dolore
  • Meno infiammazione e meno edema
  • Spinta alla riparazione tissutale
  • Sensazione di calore lieve, senza dolore

K‑Laser + TECAR + Onde d’Urto focali: una combinazione efficace

Per le tendinopatie (Achillea, cuffia dei rotatori, rotulea, epicondilite, fascite plantare), l’abbinamento di K‑Laser, TECAR e onde d’Urto focali accelera il recupero.

Come agisce ciascuna tecnologia

  • K‑Laser → modulazione del dolore e dell’infiammazione + biostimolazione
  • TECAR → aumento del microcircolo e metabolismo locale, riduzione della rigidità, preparazione dei tessuti alla terapia manuale
  • Onde d’Urto focali (ESWT) → stimolo meccano‑biologico profondo: neovascolarizzazione e rimodellamento tendineo; utile anche in presenza di calcificazioni
  • Esercizio terapeutico → cardine del recupero: carichi progressivi (isometrico → eccentrico → HSR) per ripristinare la funzionalità del tendine
laserterapia paziente con occhiali protettivi

Esempio di sequenza (tendinopatie comuni)

Settimane 1–2: Onde d’Urto 1 sed./settimana; K‑Laser 2 sed./settimana; TECAR 1 sed./settimana. Esercizi isometrici + gestione carichiSettimane 3–6: Onde d’Urto ogni 7–10 giorni se indicato; K‑Laser 1–2 sed./settimana; TECAR prima degli esercizi. Progressione a eccentrico/HSR, lavoro su catene e tecnicaSettimane 6–12: riduzione graduale delle terapie fisiche; mantenimento dell’HSR; K‑Laser “booster” in caso di riacutizzazioni

Benefici dell’associazione

  • Controllo del dolore più rapido → migliore aderenza agli esercizi
  • Riduzione dei tempi di stop e ritorno sicuro all’attività
  • Azione sul sintomo e sul tessuto tendineo → rimodellamento più efficace
  • Percorso personalizzato → parametri e timing adattati alla risposta clinica

Attenzioni e controindicazioni

Le onde d’Urto focali richiedono una valutazione accurata (cautela su distretti in accrescimento, coagulopatie, anticoagulanti, infezioni cutanee). Per TECAR attenzione in gravidanza e portatori di pacemaker. La scelta delle terapie è sempre personalizzata; l’esercizio rimane il pilastro del recupero.

Sedute, durata e protocolli

Durata: 5–10 minuti per distrettoFrequenza: acuto 4–6 sedute ravvicinate; cronico 8–12 sedute in 2–6 settimanePersonalizzazione: parametri adattati alla tua condizione e risposta clinica

Domande frequenti (FAQ)

  • Il K‑Laser scalda tanto? Brucia? No: calore moderato e piacevole, senza bruciature.
  • Quante sedute servono? In acuto 4–6, cronico 8–12. Piano personalizzato.
  • Serve riposo o posso allenarmi? In genere si può continuare con attività adattate.
  • Compatibile con altri trattamenti? Sì: terapia manuale, esercizi, TECAR, onde d’urto, Papimi.
  • Effetti collaterali? Rari e lievi (arrossamento transitorio).

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